Sant’Anna

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Sant’Anna
Vergine con Bambino, Sant’Anna e San Giovannino, Cartone di Leonardo da Vinci

Sant’Anna
Madre della Beata Vergine Maria
I sec. a.C. - I sec. d.C.

Memoria: 26 luglio

Patrona di
Aramengo
Castagnole Monferrato
Mombello di Torino

Vita

Sant’Anna
Giotto: L’Angelo dell’Annunciazione e Sant’Anna

I nomi dei genitori della Beata Vergine Maria, Anna (ebr. Hannah, “grazia”) e Gioachino (ebr. Yohaquim, “Dio rende forte”), ci sono conservanti da una antica tradizione extratestamentaria, in particolare alcuni Vangeli apocrifi: il protovangelo di Giacomo, lo Pseudo Matteo e il Libro della Natività di Maria. La figura di Anna è in parte ricalcata su quella dell’omonima madre del profeta Samuele, che per lungo tempo non ebbe figli; la sua vicenda ricorda anche quella di Sara, moglie di Abramo, e della stessa Maria.

Anna e Gioacchino, ormai in tarda età, non avevano figli; Gioacchino allora andò nel deserto, dove rimase per quaranta giorni in preghiera. Alla fine seppe da un angelo che sarebbe stato esaudito. Mentre tornava a casa, la moglie, anch’essa avvertita da un angelo, gli andò incontro alla “porta aurea” di Gerusalemme.
Secondo la tradizione Anna sarebbe vissuta fino a ottant’anni, mentre di Gioacchino non si hanno più notizie dopo la presentazione al Tempio di Maria.

La tradizione posteriore

Sant’Anna
Gandolfino da Roreto: Sant’Anna e la sua discendenza

Secondo l’usanza giudaica Anna, rimasta vedova, avrebbe sposato Cleofa, fratello di Gioacchino; da questo matrimonio sarebbe nata Maria di Cleofa, madre di Simone, Giuda Taddeo, Giacomo il Minore, Giuseppe il Giusto; morto ancora Cleofa avrebbe sposato Salome, e avrebbe quindi generato Maria di Salome, madre di Giacomo Maggiore e di Giovanni Evangelista. Da questa tradizione, che faceva di gran parte degli Apostoli dei cugini primi di Gesù, nacque anche la venerazione per le “tre Marie”, e la “parentela di Sant’Anna” che, sebbene non riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa, ebbe grande diffusione nella devozione popolare.

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Patronati e iconografia

Sant’Anna
Macrino d’Alba: Incontro di Gioacchino e Anna

Sant’Anna, “tabernacolo” della Vergine concepita senza peccato, è patrona di tutti coloro che lavorano il legno; poiché custodì Maria come un gioiello nello scrigno, è patrona di orefici e gioiellieri.
Protegge i bottai, i minatori, i fabbricanti di scope, i tessitori, i sarti, le ricamatrici e le merlettaie, i marinai.
È invocata contro la sterilità coniugale, per la buona gravidanza, per la buona morte.
Le è consacrato il martedì.
Anna e Gioacchino sono spesso rappresentanti nell’atto del bacio presso la “porta aurea”; Gioacchino ha l’attributo delle due colombe portate in offerta al Tempio, Anna è raffigurata mentre insegna la Scrittura a Maria.
Infine Anna è rappresentata con Maria in braccio, ed anche con Maria e il piccolo Gesù.

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