E. Durando

Cartario dei monasteri
di Grazzano, Vezzolano, Crea e Pontestura

Pinerolo 1908

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XLIII.

Il signor Wertiguer, vicario imperiale, investe il signor Enrico, prevosto di Santa Maria di Vezzolano, di Albugnano e sua giurisdizione (7 febbraio 1238).

Fonti. — A. L’orig. manca. — B. Copia autentica 21 gennaio 1490, sottoscritta da quattro notai insieme con carta 14 dicembre 1306, rogata Ambrogio di Brodolano, in Arch. St. Tor., Ab. Vezz., m. I. — C. Ediz. in Manuel, Vezz., 315, doc. 9. — D. Reg. in Tallone, Reg. march. Sal., 100, n. 340 (vol. XVI Bibl. Soc. Stor. Subalp.), dove è notizia di altre edizioni parziali.

Osservaz. — Il doc. fu ritenuto falso da alcuni (Merkel; Bertano) per due principali ragioni: il nome di Tomaso, marchese di Saluzzo, e quello di «Vincigunus », o « Viguerra », « vicarius et capitaneus in Italia et Lombardia specialis pro domino Federico imperatore Romanorum ». Il « Thomas » per « Mainfredus » è un errore del copista che scrisse B (dovuto probabilmente ad un’abbreviazione di A da lui non capita), come sono errori di trascrizione di B « et Lombardia specialis » invece che « Papia superius », e « Guisironus comes de Lomello » invece di « Guiffreonus ». Certo, il notaio « Otto paucapaliensis » (e non « Rucapellinensis », come ha, peggiorando, C) figura pure nel doc. seg., di cui abbiamo l’orig., colla stessa inversione nella formula di sottoscrizione; e il tedesco Wertiguer (donde « Vinciguerra », « Viguerra » e « Vintigunus ») ricevette l’omaggio di Gerardo II, abate di Pinerolo, il 2 febbraio 1238 stesso, appunto in qualità di « vicarius et capitaneus domini Jmperatoris a Papia superius » (Gabotto, Cart. di Piner., 162, doc. 101, vol. II Bibl. Soc. Stor. Subalp.). Infatti lo stesso ufficio fu dato a Manfredi Lancia solo tra il marzo e l’aprile 1238 (Merkel, Manfredi I e Manfredo II Lancia, 79, Torino, 1886), mentre nulla impedisce /48/ che altri l’abbia tenuto prima di lui, per quanto lo creda primo nel medesimo il Ficker, il quale non conosceva i docc. di Wertiguer.

Met. di publ. — Si riproduce B, senza correggerne gli errori di trascrizione per lasciare al lettore più genuina l’impressione della sincerità dell’atto.

Anno domini millesimo ducentesimo tricesimo octauo. indicione undecima. vii intrante februarii que fuit die dominica. dominus Vincigunus (sic) vicarius et capitaneus in Jtalia et Lombardia specialis pro Domino Frederico dei gracia imperatore Romanorum cum uno ense quem in suis tenebat manibus prout melius et de Jure potuit inuestiuit dominum Henricum prepositum ecclesie sancte Marie de Vezolano nomine ipsius Ecclesie de castro et villa ac posse Albugnani et de omnibus que ad ipsum castrum et villam expectare videntur nomine recti et gentilis feudi cum mero et mixto imperio et gladii potestate ac plena segnoria. Jussu predicti domini Jmperatoris et pro hac inuestitura dictus prepositus fecit et iurauit fidelitatem domino Jmperatori et successoribus eius. Actum in ciuitate Astensi in ecclesia sancti Secondi. interfuerunt testes Bonifacius Marchio Montisferrati. Thomas (sic) Marchio Saluciarum et Guisironus comes de Lomello. Et ego paucapaliensis notarius Otto vocatus et rogatus hiis interfui presens et hanc cartam michi Jussam tradidi et scripsi.

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