Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al padre Francesco Uncini d’Apiro OFMCap.
vice prefetto apostolico – Aden

[F. 1r]M. R. Padre V. Prefetto Amat.mo

Licée-Scioha 8. Décembre 1876.

Colgo un’occasione incerta per darvi delle nostre notizie, e per mettervi al corrente delle precedenti nostre corrispondenze, perché dubito molto che le nostre lettere vadano perdute.

Grazie a Dio noi qui ci troviamo tutti bene in salute, anche quelli di Kafa e Ghera, dei quali è presto un’anno che non ho avuto notizie, per causa delle guerre che in questo anno hanno avuto luogo fra lo Scioha e quei paesi.

Nello scorso Settembre è partito di qui un corriere per Zejla ad Abu Beker portatore di molte lettere per Aden, e per l’Europa. Le nostre lettere tutte sono state inchiuse in un piego a M.r Tian [f. 1v] unitamente a lettere del Re, pregandolo di rimetterle alla missione. È bene che V. P. sappia tutto questo per domandarne conto, per ogni caso che siano state obliate in Zejla, o altrove.

Vi notifico che ho rimesso un biglietto al Signor Giober di 360. talleri da riceversi in Aden da M.r Tian per spedire alla moglie del suddetto a Marsilia; alla ricevuta di questo biglietto di cangio non manchi di pagarlo sui fondi di questa missione, ma riflettete che è in triplicato, epperciò, pagato uno, gli altri due sono nulli. Io ho ricevuto qui dal medesimo detta somma in contanti talleri della regina, epperciò nel rimborzarla dovete calcolare il valore dei talleri a prezzo del cangio.

/294/ Degli effetti portati da[l] fu Gio. Damasceno quattro casse e due involti sono rimasti a Zejla nelle mani di Abu Beker; quando verrà il conte Martini guardate di risolverlo a prenderle, perché altrimenti temo molto che questi oggetti si perderanno.

[F. 2r] Con questa medesima occasione potrebbe venire il caro Fr. Ilarione coll’ubbidienza del nostro M. R. P. Commissario Domenico, portando con se i suoi istrumenti per lavorare; sopra tutto si manca qui di seghe. Se con lui venisse un missionario ci sarebbe un vero regalo della providenza. Passata questa occasione, difficilmente si troverebbe un’altra occasione favorevole.

Il portatore della presente è il capo della carovana del P. Gio. Damasceno: è quello che l’ha sepolto; potrete perciò da lui avere dei detagli sul suo sepolcro, se sia o no ancora intatto. Domandate al console, se questo uomo ha portato intatte le lettere, potrete dargli qualche piccolo regalo.

Di questo corriere facio scrivere al M. R. P. Domenico rapporto a Fr: Ilarione e ad altri missionarii, come sopra per non perdere la presente occasione del conte Martini suddetto. Questo Signore informato come è di tutte le vessazioni sofferte da lui e dai suoi compagni, certamente che non si metterà in viaggio senza prendere tutte le misure necessarie. Nel caso che venga il solo Fratello [f. 2v] Ilarione, allora questi potrebbe prendere il nome di Servo del conte suddetto per ogni caso che Abu Beker cercasse di rifiutare sotto pretesto del governo egiziano che non vuole...

La mia benedizione a tutti e sono

Divot.mo Servo in G. C.
Fr: G. Massaja V.o

Al M. R.do Padre / Francesco da Epiro Cap- / pellano Cattolico, e Vice