Massaja
Lettere

Vol. 2

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Al padre Pier Maurizio Aguggia da Cossato OFMCap.
ex discepolo di M. – Périgueux

[F. 1r]

P. Pier Morizio in G. C. sempre dilettissimo

Kafa 11 Ottobre 1860.

Ho ricevuto la vostra carissima, quale mi fu grata, perché fra i trenta e più studenti che ho allevato, voi siete il solo che mi scrivete, tutti gli altri si sono dimenticati di me.

No, figlio mio, non vi dimentico, ne vi dimenticherò mai, perché l’amore nostro, essendo per Dio e con Dio, e in Dio, deve essere immutabile; non è che la materia che va soggetta a fasi, la vera carità non è così, come dice l’Apostolo.

Appunto perché vi ho sempre amato, e vi amo tuttora io non cangio linguaggio con voi, e tanto più ora lo debbo fare che mi veggo invecchiato, distrutto dalle fatiche, e vicino a lasciare questo mondo = motus in fine velocior = Voi dite che questo mondo è crudele, ma sapete voi cosa è il mondo? il mondo è il cuor vostro, figlio mio, ed appunto diventa crudele, perché non avrà forse ancora saputo a riposare bene in Dio; per questa ragione io vi compatisco e compiango; come conosco il vostro naturale, suppongo tutto quello che voi mi dite con poche parole, ma persuadetevi, figlio mio, che trovando la vera bussola della carità divina, potrete trovare anche tutta la tranquillità in questo mondo; io veggo che questi selvaggi, ed io stesso divenuto mezzo selvaggio, dormiano sulla nuda terra soporitamente, mentre i delicati d’Europa non possono riposare sopra un monte di piume, di cotone, e di lana; non è il letto, ma sebbene [f. 1v] la diversa disposizione del domiente che si fabbrica dei bisogni a capricio – Così è il caso nostro; parlando di me stesso, quando era in Convento, io trovava o tutto buono, o tutto cattivo /240/ secondo stava il mio cuore; presentemente frammezzo a questi selvaggi, i quali nel trattare ben si possono paragonare più alle scimmie che agli uomini, e sogliono mordere anche baciando, in mezzo ai pedocchj, pulci, cimici, ed altri insetti infiniti che non si conoscono in Europa, e che tormentano la povera umanità, pure un momento di fervore tutto scompare, tutto pare dolce e soave, un tantino che Iddio ritiri la sua mano, subito compare un vero inferno; cosa volete di più? Persuadetevi di questo, attaccatevi al vero elemento di felicità e sarete felice, si vere divites esse cupitis veras divitias amate... Iddio che mette l’equilibrio ai cardini cosmologici, è quello unico che deve ricomporre l’equilibrio del cuore e non altro; tutto è eterogeneo, Iddio solo è omogeneo per principio, e non si riposa che in lui, e lo stesso fermento di voler sapere è per lo più un fermento di dissoluzione e non di composizione e di equilibrio. Umiltà, figlio mio, e tutto verrà dietro colla benedizione di Dio, io credeva di farmi dotto studiando, ma ho veduto che si guadagna più meditando, e non cose sublimi, no, il crocifisso.

Del resto, figlio mio, Io sono sempre quello, perché Iddio è sempre lo stesso e la sua parola creatrice e ricreatice dei cuori non si cangia – Sto occupandomi qui aspettando che il padrone mi chiami alla gran cena; il lavoro che facio, se piacia o non piacia a Dio, non lo so e non mi curo di saperlo, purché sciens et volens non facia ciò che dispiace a Lui, anzi mi sforzi di fare la sua volontà per quanto so e posso. Dalla mia entrata in questi boschi abbiamo qualche anima che conosce Iddio, [f. 2r] un bel numero mi ha preceduto nel riposo eterno di quelli che prima non ci pensavano, una certa quantità di Cristiani vi sono che incomminciano a temere Iddio; un raggio di luce evangelica è stato gettato in questi luoghi di tenebre; Iddio farà il resto, e noi sappiamo nulla di più –

Monsignore Felicissimo è stato consacrato Vescovo di Marocco, invece di congratularvi pregate per lui che sarà meglio. Chi considera il Vescovado un’onore fa vedere che non conosce l’alfabeto delle vie evangeliche, è ben tutt’altro, il Vescovo giustamente e non per uso è chiamato servus servorum e ciò che gli altri fanno per elezione egli deve farlo di necessità, essendo sposato colla chiesa, ha incontrato dei doveri terribili e spaventevoli verso tutte le categorie di persone, non esclusi gli infedeli, perché gravita sulle sue spalle il precetto docete omnes gentes, ed un giorno solo che dimentichi questi sentimenti, si rompe il mistico annello di fedeltà alla sua sposa, e di generare, ed allevare i figli della medesima – Monsignore Felicissimo ha bisogno più di tutti delle preghiere, affinché Iddio compisca di dentro ciò che ha fatto di fuori colla Santa unzione, e voi, se veramente mi amate come Padre, dovete pregare per Lui ed anche per me, perché a dirvela tremo coram Deo, per paura di non aver fatta la Sua volontà in questo passo dalla Chiesa a me rimesso; pregate e fate pregare –

Non aggiungo più altro, perché sono stanco, e questa che scrivo a voi deve essere per lo meno la 25. lettera di questa spedizione che /241/ facio alla costa, e non ho ancora finito – Vi abbracio nel S. crocifisso, e lasciandovi ai piedi di nostra Madre Maria SS. godo rinnovarmi

Aff.mo P. Lettore
† Fr: G. Massaja V.o

[F. 2v]

Via Suez / Trance / Révérend Pere / Pierre Maurice Religieux Capucin / Périgueux / Dordogne / France //.