Massaja
Lettere

Vol. 5

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Al padre Davide David da Pinerolo OFMCap.
ex discepolo di M. – Torino-Ospedale Mauriziano

[F. 1r] Caro P. Davide mio in G. C. amat.mo

Bastia 20. Ottobre 1881.

Le mie moltissime occupazioni mi proibirono fin qui di rispondere alla vostra ultima per accusarvi la ricevuta delle Fotografie, e ringraziarvi della liberalità vostra; Iddio vi retribuirà, perché, come sapete, io ho fatto banca rotta di tutto. Per ora non ho bisogno più di fotografie, dopo vedrò.

/116/ Ho ricevuto una lettera da Roma che mi autorizza a restare ancora qualche giorno qui, come luogo che si presta per la mia salute, e per i miei lavori; epperciò sappiate che non partirò per Roma che la metà di Novembre a Dio piacendo. Non posso passare per Torino, perché soffro la strada ferrata, ma prenderò direttamente la via del mare per Civitavecchia.

Dite al P. Erasmo di scrivermi, se realmente desidera di venire a Roma, perché io in tal caso, appena arrivato là gli facio mandare [f. 1v] subito l’ubbidienza; arrivato che sarà là si combinerà se potrà o non potrà restarvi per ajutarmi nei miei lavori.

Dite al P. Nemesio Lettore che mi congratulo con lui della sua promozione in Definitore. Ditegli che facia coragio, e passi d’accordo col M. R. P. Maestro di Racconigi, e col M. R. P. Paolino per assistere il P. Provinciale ed insistere per certe riforme molto essenziali, come egli ben sa; combini col P. Fedele, e guardino di fare in modo che la cara Provincia non si perda. Se io resto a Roma prometto che gli assiterò presso i Superiori Generali, perché troppo mi preme di vedere cotesta Provincia, che ci ha tutti allevati, a risorgere: prima di morire. Salutatemi poi anche colà in Campagna il P. Guardiano mio compagno, P. Curato, P. Fedele, Gaetano ecc.. senza dimenticare il Signor Martinolo, ed il P. Marcellino.

Vi lascio ai piedi del crocifisso e sono vostro

P. Lettore
† Fr. G. Massaja Arc.o Cappuccino