Massaja
Lettere

Vol. 5

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Al padre Bonaventura Gargiulo da Sorrento OFMCap.
fondatore de « L’eco di S. Francesco » – Napoli

P. 5 M. R. P. Oss.mo

Frascati, 16 dicembre 1883.

Ho ricevuto la sua del 15 corrente, e la ringrazio degli augurj e delle lusinghiere espressioni riguardo alla mia persona. Caro M. R. Padre, volesse Iddio che fosse vero quanto ella mi dice: ma io, vicino al rendiconto, e divenuto un mezzo [p. 6] cadavere, incapace di servire la Chiesa e l’Ordine nostro nelle presenti dolorose circostanze, sento di non aver fatto nulla, e di portar con me un ben meschino capitale da giovarmi per l’altra vita.

Ho appreso con piacere ch’Ella dirige l’Eco di S. Francesco, e posso assicurarla che nella Chiesa di Dio V. P. esercita una missione più interessante di quella che ho esercitato io tra gl’infedeli in Africa.

L’attuale Pontefice ben conoscendo i gravi pericoli cui siamo esposti, non cessa di alzare la voce per allontanarli e metterci in guardia. /203/ E vedendo la guerra che tuttogiorno fanno alla Chiesa ed alle anime i giornali pagani, ci raccomanda di combatterli con altri giornali; e se essi sono in maggior numero, perché seguono la corrente delle attuali dominanti passioni, e noi in numero minore, perché andiamo contro questa corrente, abbiamo però Iddio con noi, e la verità che sempre trionfa. Ecco la gran missione che sta esercitando l’Eco di S. Francesco.

Il Sommo Pontefice inoltre, considerando la missione tutta divina del nostro Patriarca S. Francesco, di richiamare le masse popolari allo spirito di Gesù Cristo per mezzo dei tre Ordini da lui istituiti, e principalmente del Terzo, ha alzato la voce anche su questo punto; e, richiamando alla memoria la figura e lo zelo del gran Patriarca, ha detto che la presente società ritornerebbe a nuova vita se seguisse la via aperta dal Poverello di Assisi ad ogni classe di persone, segnatamente nel Terz’Ordine. Secondi V. P. queste intenzioni salutari del supremo Pastore, e lavori con zelo alla dilatazione di quest’Ordine, dal quale il santo Padre si aspetta grandi cose in questi tempi di rovina quasi universale.

Caro Padre, si ricordi sempre che non fu la scienza, né il bello che convertì il mondo: ma l’unzione dello Spirito e l’abnegazione degli inviati da Cristo. Con questo pensiero vada [p. 7] avanti con coraggio, ed il Signore sarà con Lei. Ben di cuore perciò benedico l’Eco di S. Francesco ed i suoi scrittori. E sentendomi vicino al tramonto della vita, e, come diceva, sprovvisto di meriti, raccomandi ai lettori dell’Eco di pregare il Signore per me, che ne ho tanto bisogno.

Ed augurandole buone feste e buon capo d’anno godo dichiararmi.

Servo e Fratello in S. Francesco
† Fra G. Massaia Arc.o Cappuccino