Massaja
Lettere

Vol. 5

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1016

Al padre Lorenzo Crespi da Milano OFMCap.
guardiano – Brescia

P. 121 M. R. P. Guardiano Amatissimo,

Frascati, 10 febbraio 84.

Mi arrivò la Sua lettera Veneratissima datata del 22 dicembre dell’or scorso anno unitamente al bellissimo libro intitolato: Ricordo delle feste cattoliche di Brescia, e mi arrivò tutto questo in un momento in cui un monte di lettere ogni giorno mi arrivavano, alle quali ho dovuto rinunziare di rispondere per le grandi occupazioni. Credo d’averle risposto brevemente, ma non sono ben certo; mi riservava di risponderle un po’ più con calma, subito che avessi trovato il momento di poter leggere il libro suddetto. Venuto finalmente il momento desiderato, l’ho letto e riletto per l’insieme della storia carissima che mi ricordava al vivo, e delle persone che io tanto ho venerato in quella fortunata circostanza. Creda, caro P. Guardiano, colla lettura del Ricordo suddetto, io ho passato di nuovo alcuni giorni in Brescia, in mezzo a tutto quel trasporto di affetti che tanto mi edificò in tempo delle feste. Per coronare l’opera bisognava che mi arrivasse proprio in quel momento del più vivo trasporto della mia imaginazione in Brescia, la fatale notizia della morte di Mons. Verzeri; arrivasse, dico, per farmi prendere la più viva parte a tutte le emozioni dolorose e consolanti nel tempo stesso di quella fedele città, di tutto il caro Clero, e dell’intera popolazione fedele di Brescia. Io dunque mi sono trovato presente collo spirito a tutte le funzioni di lutto per la perdita dell’estinto Prelato, vero padre di tutta quella religiosa popolazione e diocesi. Come in seguito ho preso la più viva parte alla consolazione della medesima nel susseguente riconoscimento del novello Pastore Mons. Corna Pellegrini, il quale già aveva preso il completo possesso del mio cuore. Io [p. 122] ripeto dunque oggi con tutta la vivacità del mio cuore, ciò che dissi nel momento di lasciare la cara città di Brescia: « Benedetta sia la Brescia fedele a Dio ed alla fede de’ suoi padri; Iddio la colmi delle sue benedizioni; benedizioni sopra il novello Monsignore, benedizioni sopra il caro clero e popolo, e benedizioni alla cara famiglia religiosa del Convento, la quale mi procurò tutte queste mie consolazioni ». Caro Padre Guardiano, mi saluti tutti e mi creda

D. P. V. M. R.

Fratello e Servo
† Fr. G. Massaja, Arciv. Cappuccino