Massaja
Lettere

Vol. 5

/299/

1144

Al commendatore Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Abbadia (Hendaye)

F. 236r Stimatissimo Sig.r Comm.e

[Frascati, metà di settembre 1885]

Finalmente si è pubblicato il 1º volume dell’opera di Sua Eminenza, e subito abbiamo dato l’ordine alla tipografia S. Giuseppe di Milano di spedirne due copie a V. S. Ill.ma Speriamo che /300/ ne resterà contenta, tanto per la parte essenziale, quanto per la parte tipografica. In Italia è un plauso generale di amici e nemici, se così ci è lecito chiamare la stampa liberale.

Leggendo la prefazione, V. S. troverà che si parla a lungo di Lei, e che in parte l’abbiamo compromesso col pubblico, promettendo che Ella farà le carte geografiche. Sua Eminenza spera che V. S. ai tanti favori a Lui fatti, aggiungerà anche questo. Forse non [f. 236v] sarà necessario mettere in ogni volume carte geografiche, perché in alcuni la narrazione si restringe dentro brevi limiti di quelle regioni: ma dove si crederà conveniente, bisognerà che V. S. ci dia questo ajuto.

Nel 2º volume per esempio è necessaria; perché la narrazione abbraccia il viaggio per l’Alto Egitto sul Nilo, poi Kartum ed il Nilo Azzurro sino a Gassàn; indi rientra nell’Abissinia per la parte di Matamma, e girato ad est il lago Tsana, passa l’Abbai ed entra in Gudrù. È vero che tutte queste regioni si trovano nello schizzo da Lei fatto: ma se crederà farne un’altra particolare, noi Le manderemmo i fogli del 2º volume a mano a mano che si stamperanno, per potere V. S. vedere quali luoghi l’autore percorre e nomina. Attendo su di ciò una sua risposta.

Lo schizzo ch’Ella fece stampare a Parigi non si potè mettere nell’opera, come ci [f. 237r] fu mandato, perché la carta, su cui venne stampato era piccola e troppo leggiera. Quindi fummo costretti farlo riprodurre in fotografia (e ciò per maggior fedeltà) e poi tirare un nuovo gliscè, da potersi stampare, come si fa con le incisioni. V. S. la troverà perfettamente simile ed anche bella. Ci duole di aver dovuto fare una nuova spesa, e di aver perduto le 3000 copie mandate da Lei.

Se V. S. potesse favorirci qualche schizzo di vedute, oggetti, ed altre particolarità dei Galla, per introdurle nelle incisioni seguenti, ci farebbe un gran piacere.

Il S. Padre, cui Sua Eminenza giorni sono presentò il volume, ne resto molto contento, ed ebbe assai parole di elogio per l’autore.

Gradisca i miei sinceri ossequi e mi creda

D.ssmo Servo
Fr. Giacinto da Troina Cap.no
Segretario

F. 237v Per tutto ciò che riguarda la stampa ha scritto il M. R. P. Giacinto particolarmente da me incaricato. A me non rimane altro che ringraziarLa delle Sue sollecitudini [Sue] per l’opera nostra in via di stampa. V. S. dunque penserà a me, ed all’opera mia, anche Sua. Madama d’Abbadie poi penserà a Lei in modo che la Sua salute non ne soffra.

Saluto e benedico tutti due, mentre godo raffermarmi Loro

Divot.mo Servo
† Fr. G. Card. Massaja Capp.no