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Il mondo della scuola a cavallo tra 2 secoli
L’esposizione di Montafia d’Asti

scuola

La mostra.
Nelle tre sezioni i libri e i manuali usati dagli studenti

Era il 1907 quando nelle classi miste della scuola elementare di Bagnasco, allora Comune e oggi frazione di Montafia d’Asti, su 54 alunni 21 erano ripetenti.

Tra le attività didattiche esercitate dagli scolari c’erano calligrafia, ginnastica e lavori «donneschi», che consistevano nell’esercitazione del cucito e nella confezione degli «imparaticci», con numeri e parole ricamate a mano.

Queste ed altre testimonianze del passato, sono esposte in una mostra allestita nella ex-scuola elementare di Bagnasco. Una mole di materiale che fa scoprire lo spaccato dell’Italia rurale, nel periodo che va dalla Restaurazione alla fine del ventennio fascista.

La rassegna, organizzata dal Ciraas (Centro internazionale ricerche archeologiche antropologiche e storiche) e dall’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano, è corredata da un catalogo informativo, con scritti di Elisabetta Serra, Gianluigi Mangiapane, Marina Rissone e Manuela Durando. Il percorso espositivo si sviluppa su due piani. Al piano terra si può vedere una gigantografia che riproduce una fotografia degli anni 1905-1906, con le scolaresche riunite. Al piano superiore, è stato ricostruito un angolo dell’aula, con parte dell’arredamento d’epoca: lavagna, carta dell’Europa, un banco e il vecchio calamaio. Le altre sezioni contengono le riproduzioni di testi scolastici redatti dallo Stato italiano allo scopo di uniformare la lingua neU’intero Paese, a pochi anni dall’Unità.

Enrica Fiandra, presidente del Ciraas, nel riassumere i contenuti del materiale esposto, mette in evidenza anche degli aspetti curiosi. Come nel caso del Manuale di calligrafia, autore Fiorenzo Forzatti, approvato dai ministeri di Pubblica istruzione e Guerra. Nella prima parte il libro riporta le norme che riguardano la postura e l’impugnatura della penna. Su altri pannelli sono riprodotte tavole con gli strumenti di lavoro usati dagli artigiani dell’epoca e altri oggetti di uso quotidiano. «Nella terza sezione - spiega il coordinatore Gianluigi Mangiapane - la mostra è costituita da pannelli in tela che illustrano la storia della scuola, ripercorrendo gli avvenimenti più cruciali a cui è andato incontro il sistema scolastico fra ‘800 e ‘900».

La rassegna è aperta tutti i giorni (info: 0141.997066).

[La Stampa A.B.]


La storia della scuola
a Bagnasco di Montafia

Quali erano nell’Ottocento e nel Novecento i ritmi scolastici e le varie attività? A Bagnasco, frazione di Montafia, una mostra permanente, attraverso documenti e materiate fotografico dell’epoca, ripercorre le tappe cruciali della storia della scuola in Italia. Dal 1814 al 1932 ripercorre le riforme (da Cavour a Gentile), i metodi di studio e le attività a scuola. L’esposizione, aperta al pubblico, dal 2007 è stata allestita nell’ex scuola del Fascio. A ideare l’iniziativa Enrica Fiandra, presidente del Ciraas, in collaborazione con l’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano. I visitatori possono vedere al primo piano una serie di pannelli con testi curati da Gianluigi Mangiapane. Tra le curiosità, la descrizione meticolosa della postura nel banco di scuola, regola ferrea che doveva essere rispettata. E poi i manuali di calligrafia e gli imparaticci, le prove di ricamo delle lettere dell’alfabeto per le bambine che dovevano ricamare le loro cifre (nome e cognome) sulle lenzuola del futuro corredo da sposa. La mostra prosegue al pian terreno con pezzo di storia di Bagnasco: viene descritta la vita degli alunni attraverso la voce di Giulio Lattore, anziano del paese. Sono esposte due foto in bianco e nero del 1905 e del 1920 con gli scolari di Bagnasco e le loro maestre.

Info e prenotazioni visite guidate: 0141.997066

[MA.R.]

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Contatti: enricafi@tin.it